Abstract
The ephemeral architectural works built in Palermo to celebrate saint Rosalia are structures of great complexity and interest, conceived to compete and complete the permanent architecture and to project the city into a fictitious, theatrical, mythical, and sacralizing perspective. Often involving both the fields of Tangible and Intangible Heritage, some of the works made in the first feast of 1625 and in the processions of the early 18th-century are studied here into the methodological frame offered by the Digital Heritage. Based on historical textual and iconographical documents, the digital reconstruction of some of these structures is then used to arrange multimedia products and to provide a critical key for original considerations on the documents and the architecture pieces, as well.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.2423/i22394303v12n1p31
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