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Abstract
It
Lo sviluppo delle tecniche di modellazione ha scardinato lo schema concettuale che ha sempre considerato la figurazione come un semplice attributo e/o parte del sistema conoscitivo. Tali progressi permettono ora di focalizzare l'attenzione sull’impiego di modelli digitali 3D come matrice e nucleo aggregativo dei sistemi informativi, in grado di permette, da un lato, un facile accesso a strutture di dati estremamente complesse e, dall'altro, una costante guida dell’utente attraverso informazioni tipologicamente eterogenee.
Questo articolo descrive un sistema informativo su web messo a punto con l'obiettivo di rendere disponibile su una piattaforma 3D GIS modelli tridimensionali di reperti archeologici ottenuti dal reale e con un dettaglio tipico della scala architettonica. All'interno dei siti di complessi archeologici vasti e complessi, i diversi tipi di artefatti devono essere modellati da differenti operatori, usando differenti metodologie e tecnologie ed elaborati in tempi e luoghi differenti; da tutto ciò scaturisce la necessità che i metodi per costruire i modelli 3D devono essere definiti a-priori, condivisi in maniera ampia e verificati a-posteriori.
Il caso di studio riguarda il sito di Pompei, all'interno di un progetto di cooperazione con la Sovrintendenza di Pompei, finalizzato alla realizzazione di un archivio in grado di rendere disponibile la lunga storia di quell'area archeologica, la cui stratificazione storica porta indietro fino al 1738.
I punti principali del progetto sono: (a) l'intero sistema informativo è accessibile via web e collegato ad GIS che permette la mappatura completa delle informazioni; (b) sono stati sviluppati differenti approcci conoscitivi e percettivi all'interno della matrice complessiva al fine di consentire l'accesso al patrimonio di informazioni che risale fino alla scoperta di Pompei; (c) sono stati definiti standard metodologici e tecnici con l'obiettivo di proporre linee guida comuni per la realizzazione di modelli 3D di un'area archeologica; (d) è stato reso possibile un impiego scientifico della modellazione tridimensionale quale strumento di supporto alle attività di scavo e per la conservazione dei dati per il progetto di un "sistema conoscitivo"; (e) i modelli digitali dei reperti archeologici sono collegati al loro insieme di informazioni eterogenee attraverso un sistema semantico di suddivisione e organizzazione degli elementi che li compongono e dei dati ad essi collegati.
En
The development of digital modeling techniques has undermined the conceptual scheme that has always regarded the representation as a simple attribute and/or part of the cognitive system. These advances allow us to focus on the use of 3D digital models as a matrix of aggregation, and core of information systems, able to allow an easy access to extremely complex data structures and a constant guide for the user through typologically heterogeneous information.
This paper describes a web-based information system designed with the aim to make available on a 3D GIS platform reality-based 3D models representing archaeological finds at an architectural scale. In wide and complex archaeological sites, different artifacts need to be modeled by different operators, using different methodologies and technologies, working in different places and times, so that the methods to build them need to be defined a-priori, widely shared and verified a-posteriori.
Our case study is the site of Pompeii, within a project of cooperation with the Soprintendenza of Pompeii, aimed at a restructured global archive of Pompeii to make the long history of the site accessible, crossed by the knowledge on the archaeological Vesuvian areas (since 1738) that has caused a stratified corpus of data.
Main points of the project are: (a) the whole information system is WEB based and referred to an on line GIS for totally mapped information; (b) different perspectives of knowledge and perception have been developed within the global information system in order to also access the knowledge of the representations of Pompeii since its discovery; (c) definition of methodological and technical standards in order to propose common guidelines to design 3D models within an archaeological setting; (d) a scientific usage of 3D modeling to support excavation and conservation data designed as “systems of knowledge”; (e) the digital models of the finds are then linked to their related heterogeneous information using a semantic fragmentation and organization of elements and data.
Lo sviluppo delle tecniche di modellazione ha scardinato lo schema concettuale che ha sempre considerato la figurazione come un semplice attributo e/o parte del sistema conoscitivo. Tali progressi permettono ora di focalizzare l'attenzione sull’impiego di modelli digitali 3D come matrice e nucleo aggregativo dei sistemi informativi, in grado di permette, da un lato, un facile accesso a strutture di dati estremamente complesse e, dall'altro, una costante guida dell’utente attraverso informazioni tipologicamente eterogenee.
Questo articolo descrive un sistema informativo su web messo a punto con l'obiettivo di rendere disponibile su una piattaforma 3D GIS modelli tridimensionali di reperti archeologici ottenuti dal reale e con un dettaglio tipico della scala architettonica. All'interno dei siti di complessi archeologici vasti e complessi, i diversi tipi di artefatti devono essere modellati da differenti operatori, usando differenti metodologie e tecnologie ed elaborati in tempi e luoghi differenti; da tutto ciò scaturisce la necessità che i metodi per costruire i modelli 3D devono essere definiti a-priori, condivisi in maniera ampia e verificati a-posteriori.
Il caso di studio riguarda il sito di Pompei, all'interno di un progetto di cooperazione con la Sovrintendenza di Pompei, finalizzato alla realizzazione di un archivio in grado di rendere disponibile la lunga storia di quell'area archeologica, la cui stratificazione storica porta indietro fino al 1738.
I punti principali del progetto sono: (a) l'intero sistema informativo è accessibile via web e collegato ad GIS che permette la mappatura completa delle informazioni; (b) sono stati sviluppati differenti approcci conoscitivi e percettivi all'interno della matrice complessiva al fine di consentire l'accesso al patrimonio di informazioni che risale fino alla scoperta di Pompei; (c) sono stati definiti standard metodologici e tecnici con l'obiettivo di proporre linee guida comuni per la realizzazione di modelli 3D di un'area archeologica; (d) è stato reso possibile un impiego scientifico della modellazione tridimensionale quale strumento di supporto alle attività di scavo e per la conservazione dei dati per il progetto di un "sistema conoscitivo"; (e) i modelli digitali dei reperti archeologici sono collegati al loro insieme di informazioni eterogenee attraverso un sistema semantico di suddivisione e organizzazione degli elementi che li compongono e dei dati ad essi collegati.
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The development of digital modeling techniques has undermined the conceptual scheme that has always regarded the representation as a simple attribute and/or part of the cognitive system. These advances allow us to focus on the use of 3D digital models as a matrix of aggregation, and core of information systems, able to allow an easy access to extremely complex data structures and a constant guide for the user through typologically heterogeneous information.
This paper describes a web-based information system designed with the aim to make available on a 3D GIS platform reality-based 3D models representing archaeological finds at an architectural scale. In wide and complex archaeological sites, different artifacts need to be modeled by different operators, using different methodologies and technologies, working in different places and times, so that the methods to build them need to be defined a-priori, widely shared and verified a-posteriori.
Our case study is the site of Pompeii, within a project of cooperation with the Soprintendenza of Pompeii, aimed at a restructured global archive of Pompeii to make the long history of the site accessible, crossed by the knowledge on the archaeological Vesuvian areas (since 1738) that has caused a stratified corpus of data.
Main points of the project are: (a) the whole information system is WEB based and referred to an on line GIS for totally mapped information; (b) different perspectives of knowledge and perception have been developed within the global information system in order to also access the knowledge of the representations of Pompeii since its discovery; (c) definition of methodological and technical standards in order to propose common guidelines to design 3D models within an archaeological setting; (d) a scientific usage of 3D modeling to support excavation and conservation data designed as “systems of knowledge”; (e) the digital models of the finds are then linked to their related heterogeneous information using a semantic fragmentation and organization of elements and data.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.2423/i22394303v1n2p33
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Copyright (c) 2011 Marco Gaiani, Benedetto Benedetti, Fabrizio Ivan Apollonio
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SCIRES-IT, e-ISSN 2239-4303
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