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Abstract
Il saggio costituisce una ampia riflessione sulle relazioni tra musica, paesaggio reale, paesaggio virtuale e tecnologia. Il paesaggio sonoro tecnologico pervade sempre più il nostro vissuto e ne trasforma le tradizionali percezioni, gli approcci all'ascolto. Occorre però abituarsi a distinzioni meno marcate rispetto al passato: esiste un paesaggio sonoro della vita reale e un paesaggio sonoro artificiale sempre più esteso che è quello presente nei contesti audiovisivi e multimediali: queste due aree si assomigliano sempre di più. Punto di partenza del saggio è la riflessione del teorico più rilevante in merito agli studi sul paesaggio: il musicologo canadese Murray Schafer, posta in confronto con altri rilevanti teorici, di diversa derivazione, che molto hanno contribuito allo sviluppo del settore (qualche esempio: Pierre Shaeffer, Simon Emmerson, Michel Chion). La riflessione si addentra inoltre nei territori del cinema, del multimediale, della musica elettronica, del design acustico. Conclude il saggio una "passeggiata musicale a braccetto coi media" che propone una prospettiva dell'ascolto del paesaggio diversa da quelle consuete.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.2423/i22394303v1n1p13
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Copyright (c) 2011 Gioacchino Palma
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SCIRES-IT, e-ISSN 2239-4303
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